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Piccoli poliglotti crescono: la XXIII rassegna culturale delle minoranze linguistiche del sud Italia parla andalese. Chi se lo immaginava? Primo posto agli alunni di Andali per la migliore interpretazione.

Il prestigioso e ambito premio è stato conferito sabato scorso a Maschito, in provincia di Potenza.

Un encomio inatteso che non piove dal cielo, ma è il frutto dell’impegno profuso dagli educatori e dagli allievi della scuola Andali, comunità educante rappresentata dalla dirigente scolastica Rosetta Falbo.

 

Spesso le piccole comunità fanno grandi cose. E senza improvvisare.

Andali è una minoranza linguistica e non se ne vergogna, tutt’altro: ne è così orgogliosa da mostrare le proprie radici come se fosse una medaglia, tanto fiera da parlarne nelle aule scolastiche, alle nuove generazioni, quasi a dire che senza memoria non c’è futuro.

È il secondo anno che la scuola di Andali aderisce al progetto per la valorizzazione delle minoranze etniche. L’iniziativa è stato realizzata in rete con la scuola capofila di Caraffa e la scuola di Maida. La progettualità verte su attività linguistico-espressive di folclore e di ricerca in bilingue, legate alla XXIII rassegna culturale 2016 con tema: “Le Pietre della memoria.”  

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La realizzazione del progetto, fortemente voluto dalla dirigente Rosetta Falbo, è stata curata dalle seguenti educatrici: Spada Emilia, Perri Francesca, Sculco Antonietta e l’esperta in lingua Teuta Kayuschi. Preziosa la collaborazione della signora Piraino Immacolata per la creazione dei costumi tipici.

Sabato 28 Maggio, gli alunni e i docenti che hanno curato il progetto hanno partecipato alla giornata conclusiva in Basilicata. Interessanti sono stati i temi del convegno esplicitati da tanti studiosi e autorità istituzionali.

Una su tutti: Cettina Mazzei di Caraffa. La professoressa non è una novizia in fatto di organizzazione di eventi su tematiche arbereshe e non perde occasione per rammentare alle nuove generazioni che ogni popolo ha le sue tradizioni che non devono cadere nell’oblio perché c’è un passato che non può passa, pena lo smarrimento e il disorientamento di quanti non sanno da dove vengono e quindi non sanno dove vanno.

La rassegna, cui ha preso parte il vicesindaco di Andali Saverio Costantini, è stata un’esperienza significativa e di arricchimento culturale sia per chi insegna che per chi impara.

Gli alunni hanno partecipato alla sfilata che si è snodata per le vie del paese colorandole di suggestivi suoni, vestiti multicolori e caratteristiche danze etniche: emozioni a iosa.

Subito dopo in piazza è iniziata la kermesse e si sono esibiti sul palco i numerosi gruppi scolastici provenienti da tanti paesi della Calabria, della Sicilia e della Lucania.

Gli alunni di Andali, durante la loro esibizione, si sono mostrati disinvolti e sicuri e sono riusciti a catturare l’attenzione del pubblico e della giuria conquistando un primo posto per la migliore interpretazione tematica. Hanno drammatizzato, prima in lingua albanese e poi in italiano, una favola di Letterio di Francia dal titolo “La Trippa “., mentre, con la creazione di un’opera artistica relativa al tema” Le pietre della memoria”, gli alunni hanno conquistato il terzo posto. Andali si guarda allo specchio e si riscopre poliglotta. 

Enzo Bubbo

Professore e giornalista

 

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