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Quando si pronuncia la parola tribunale, la mente vola subito a un reato e a una punizione: luoghi comuni.

Tribunale può essere anche altro.  Qui in Calabria,  tribunale è anche sinonimo di scuola,  di prevenzione, di educazione: una splendida trovata.

Ne sanno qualcosa i discenti della scuola secondaria di primo grado di Andali che, sabato scorso 25 febbraio, sono stati i protagonisti del progetto educativo “Ciak si gira: processo simulato per evitare un processo vero.”

Che cos’è? Un progetto educativo molto ambizioso pensato per le scuole calabresi dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro, rappresentato dal giudice Luciano Trovato, in sinergia l’ufficio scolastico regionale della Calabria.

L’idea è tanto semplice quanto pedagogicamente straordinaria: si redige un copione di una verosimile storia di cronaca e si chiama una classe a rappresentarla nell’aula stessa di un tribunale. Ognuno ha il suo ruolo: giudice, avvocati, imputati, testimoni. Come fosse un processo vero. Alla scuola di Andali è toccata la drammatizzazione “La tavernetta”, storia vera in cui un gruppo di amici divulga tramite i social delle foto osé di una ragazza, compagna di scuola, che tenterà poi  il suicidio.

Chi di scuola ne sa qualcosa, non ha dubbi: quando di mezzo c’è il teatro, l’alunno partecipa attivamente e soddisfa la sua sete di protagonismo.

La scuola di Andali, preparata dalla professoressa Irma Opipari e accompagnata dalla maestra Emilia Spada, ha fatto parlare bene di sé per dedizione e l’entusiasmo.

I ragazzi coinvolti sono stati: Antonio Barberio, Pierluigi Barberio, Miriam Cacia, Giulia Centola, Marianna Colistra, Myriam Cuda, Umberto Gentile, Gaia Greco, Simone Gullì, Tommaso Dario Gullì, Alessandro Lorusso, Gabriele Masciari, Giulia Piraino, Cecilia Scheri, Maria Pia Spinicci, Mario Stanizzi.

Sono già tre anni che l’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà, dirigente Rosetta Falbo, fa educazione alla legalità  con il progetto “Ciak si gira: processo simulato per evitare un processo vero.” Il progetto prevede anche due incontri formativi per gli educatori, visita al tribunale e incontro propedeutico con due giudici. Come se non bastasse già, i ragazzi coinvolti realizzeranno un elaborato multimediale inerente la tematica del bullismo.

Prima della scuola di Andali, è stata la volta della scuola di Cerva e di Petronà:  diversi i protagonisti, analoghi i risultati.

Si scrive processo simulato, si legge progetto educativo dalle straordinarie ricadute pedagogiche.

 

Enzo Bubbo

professore e giornalista