Se non è una storia da tramandare ai posteri, poco ci manca: gli alunni delle scuole di Petronà e Cerva si sono mobilitati senza indugi per la ricostruzione del vicino parco avventura conosciuto come “Orme nel parco”, sito in località Tirivolo, nella Sila piccola.
L’antefatto è che, qualche settimana fa, precisamente il 4 maggio, un incendio ha distrutto una parte consistente del primo parco eco-sensoriale del sud d’Italia, spazio ludico ubicato in territorio di Zagarise: fiamme impietose per un sogno quasi infranto. C’è mancato poco. I danni? Quasi incalcolabili.
Orme nel parco è un luogo frequentatissimo, molto amato dai bambini e ragazzi dei paesi presilani perché regala emozioni uniche. Non solo: è molto vicino a Petronà e Cerva, anche se in territorio di Zagarise.
Il manager e scrittore Massimiliano Capalbo ha chiesto aiuto, all’indomani del rogo, l’ha fatto con un accorato appello per una ripartenza non affatto scontata e l’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro di Petronà”, dirigente scolastica Rosetta Falbo, non ha girato la testa dall’altra parte: se non c’è indifferenza, sovente è possibile cambiare l’esistente.
L’idea della colletta è venuta al Consiglio comunale dei ragazzi con in prima linea il baby sindaco e ora anche mini presidente del parco della Sila Luigi Bubbo, appena 13enne.
In men che non si dica, in tutte le classi della primaria e della secondaria di primo grado di Petronà e Cerva, tantissimi alunni hanno fatto la loro parte con generosità e, insieme alla preside e ai docenti, hanno scritto una bella pagina di solidarietà: raccolti 285 euro. Dai piccoli studenti è arrivato, inatteso, un grande gesto di solidarietà: le belle storie non si trovano solo sui libri.
Lo stesso Massimiliano Capalbo ha ricevuto, oggi venerdì 26 maggio 2017, i soldi raccolti e ha ringraziato gli allievi: uno per uno.
L’ha fatto con parole che graffiano le coscienze: “ Il rogo – ha asserito l’autore del libro “La terra dei recinti”- ci ha fatto capire che non siamo soli: il parco non è solo di Massimiliano e di Giovanni, ma è di tutti, di chi l’ha amato, di chi ci ha trascorso ore liete. Grazie a Orme del parco abbiamo portato nella Sila piccola qualcosa come 130mila persone in 9 anni. Sono numeri, numeri che non mentono. L’area di ristoro è distrutta e non si conosce ancora il motivo, ma siamo pronti a ripartire perché la cenere è segno anche di riscatto, di vita, di rivincita. Orme non si ferma. La scuola di Petronà è la prima scuola che si è mobilitata per darci una mano: non dimenticheremo.”
285 euro sono una goccia nell’oceano, ma pensiamo a quale sarebbe la cifra se una decisione simile venisse presa anche da comuni, associazioni, commercianti, privati e altre scuole.
Come spesso capita da qualche anno a questa parte, la scuola di Petronà, anziché imitare gli altri, preferisce dare l’esempio.
Enzo Bubbo
prof. e giornalista