La scuola secondaria di primo grado di Cerva inscenerà copione sulla droga
Se cercate un progetto capace di lasciare un segno indelebile sulla formazione degli alunni calabresi, fatevi raccontare di “Ciak, processo simulato per evitare un processo vero.”
L’istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà, dirigente Rosetta Falbo, ha conosciuto l’innovativo progetto quattro anni fa e non riesce più a farne a meno.
Quest’anno, toccherà alla scuola di Cerva, docenti referenti Enzo Bubbo e Teresa Talarico, inscenare un copione che parla di droga per allontanare i ragazzi dalle sostanze stupefacenti: coinvolta la classe seconda e classe terza della scuola secondaria di primo grado.
“Ciak, processo simulato per evitare un processo vero” è promosso dall’Ufficio scolastico regionale della Calabria di concerto con i Tribunali delle province calabresi.
L’idea è tanto semplice quanto sorprendente: si chiede a ogni scuola di imparare un copione e di drammatizzarlo in un’aula di Tribunale. Un processo finto per dare l’idea dell’implicazioni di un processo vero: sono giochi di ruolo e drammatizzazioni che graffiano le coscienze di centinaia di adolescenti.
“Ciak, processo simulato” ha numeri impressionanti: quinta edizione, sette tribunali coinvolti, quasi 100 scuole tra istituti di istruzione di primo e secondo grado,, tantissimi giudici e avvocati.
E’ la scuola della Calabria, è la Calabria che fa scuola.
Enzo Bubbo