Petronà, i ragazzi e la Liberazione
 Un successo la manifestazione  Aspettando il 25 Aprile
 

001Contenti chi ha organizzato e felici anche quanti hanno partecipato.

L’incontro “Aspettando il 25 Aprile, la Resistenza spiegata dai ragazzi” è andato al di là di ogni aspettativa: tante persone, tante emozioni, tante ragioni per stare insieme.

La manifestazione, tenutasi oggi venerdì 22 Aprile presso palestra scuola primaria, è stata promossa dall’Amministrazione comunale di Petronà, rappresentata dai commissari straordinari Aldo Calandriello e Natale Borelli in sinergia con gli studenti dell’Istituto comprensivo di Petronà, scuola rappresentata da Rosetta Falbo.

 

20160422 102024Non si è fatta retorica e non si è scaduti nella ritualità.

 L’inno di Mameli ha dato il là alla manifestazione.
La dirigente scolastica Rosetta Falbo ha reso edotti gli astanti, presentando il libro “Bella Ciao” di Tina Anselmi”, che da attendili statistiche si evince che “i ragazzi pensano che il 25 aprile sia solo un giorno di festa.” A Petronà non sarà così. 

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Il sindaco dei ragazzi Luigi Bubbo ha interpretato la riflessione di Piero Calamandrei “Se volete conoscere la Costituzione”, altri alunni hanno letto le lettere dei condannati a morte, altri ancora hanno parlato delle donne della Costituente.

E gli alunni Manuel Sirianni e Domenico Elia hanno inscenato “Mio padre è morto partigiano” di Gigi Proietti, opera teatrale rivisitata in dialetto petronese.

Non è tutto: l’alunno Giuseppe Marchio ha realizzato un video per riportare tutti indietro di 70 anni fa e le studentesse della classe II A hanno declamato “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo.

I piccoli discenti della primaria hanno interpretato la poesia “Quel giorno di Aprile”, letto riflessioni sulla Resistenza e cantato canzoncine sulla Liberazione. Non un convegno dei grandi per i grandi, ma un convegno dei piccoli e poi dei grandi.

20160422 104757Il Commissario Aldo Calandriello ha fortemente voluto questa iniziativa e non è arrivato impreparato all’appuntamento: “I ragazzi hanno saputo far memoria. Dobbiamo sapere che ci sono stati italiane e italiane che hanno dato la vita per la patria. L’Italia è cambiata e non sempre in positivo: molto resta da fare. Tutti dobbiamo essere consapevoli di avere diritti e doveri. Abbiamo un debito verso i patrioti morti e nessuno può rinunciare al voto, ma il voto deve essere libero e non condizionato. Ogni alunno si deve chiedere cosa fare per migliorare le cose. E anche noi adulti lo dobbiamo fare.”

005L’incontro è stato moderato dal professore e giornalista Enzo Bubbo, il quale ha sottolineato che “la liberazione non è patrimonio solo di una fazione, ma deve essere memoria condivisa.”

Alla manifestazione hanno partecipato quasi tutte le associazioni di Petronà.

 Prof. e Giornalista
Enzo Bubbo
 
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