Contenti chi ha organizzato e felici anche quanti hanno partecipato.
L’incontro “Aspettando il 25 Aprile, la Resistenza spiegata dai ragazzi” è andato al di là di ogni aspettativa: tante persone, tante emozioni, tante ragioni per stare insieme.
La manifestazione, tenutasi oggi venerdì 22 Aprile presso palestra scuola primaria, è stata promossa dall’Amministrazione comunale di Petronà, rappresentata dai commissari straordinari Aldo Calandriello e Natale Borelli in sinergia con gli studenti dell’Istituto comprensivo di Petronà, scuola rappresentata da Rosetta Falbo.
Non si è fatta retorica e non si è scaduti nella ritualità.
Il sindaco dei ragazzi Luigi Bubbo ha interpretato la riflessione di Piero Calamandrei “Se volete conoscere la Costituzione”, altri alunni hanno letto le lettere dei condannati a morte, altri ancora hanno parlato delle donne della Costituente.
E gli alunni Manuel Sirianni e Domenico Elia hanno inscenato “Mio padre è morto partigiano” di Gigi Proietti, opera teatrale rivisitata in dialetto petronese.
Non è tutto: l’alunno Giuseppe Marchio ha realizzato un video per riportare tutti indietro di 70 anni fa e le studentesse della classe II A hanno declamato “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo.
I piccoli discenti della primaria hanno interpretato la poesia “Quel giorno di Aprile”, letto riflessioni sulla Resistenza e cantato canzoncine sulla Liberazione. Non un convegno dei grandi per i grandi, ma un convegno dei piccoli e poi dei grandi.
Il Commissario Aldo Calandriello ha fortemente voluto questa iniziativa e non è arrivato impreparato all’appuntamento: “I ragazzi hanno saputo far memoria. Dobbiamo sapere che ci sono stati italiane e italiane che hanno dato la vita per la patria. L’Italia è cambiata e non sempre in positivo: molto resta da fare. Tutti dobbiamo essere consapevoli di avere diritti e doveri. Abbiamo un debito verso i patrioti morti e nessuno può rinunciare al voto, ma il voto deve essere libero e non condizionato. Ogni alunno si deve chiedere cosa fare per migliorare le cose. E anche noi adulti lo dobbiamo fare.”
L’incontro è stato moderato dal professore e giornalista Enzo Bubbo, il quale ha sottolineato che “la liberazione non è patrimonio solo di una fazione, ma deve essere memoria condivisa.”
Alla manifestazione hanno partecipato quasi tutte le associazioni di Petronà.