Ospite Don Francesco Cristofaro
“La comunicazione non ostile…parole-o-stili: sensibilizzazione contro la violenza nelle parole sia nel mondo reale che in rete”.
È il tema di un interessante convegno che ha avuto luogo oggi, mercoledì 14 marzo 2018, presso la biblioteca dell’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro”, dirigente scolastica Rosetta Falbo.
La manifestazione è stata promossa dall’associazione Insieme onlus, rappresentata dal presidente Natalina Carpino, con l’intento di incoraggiare gli studenti a un uso responsabile delle parole. Un pretesto per parlare con le nuove generazioni di temi di stringente attualità come la comunicazione non ostile, il femminicidio e cyber bullismo.
Relatori dell’importante appuntamento pedagogico sono stati: Raffaella Marchio e don Francesco Cristofaro.
Raffaella Marchio fa di mestiere la psicologa e ha esortato gli alunni “ad avere empatia per chi soffre, a anteporre il reale sul virtuale, a fare quel che si promette, a sperimentare la comunicazione non ostile e a non aver paura di denunciare la violenza.”
Fare il parroco non vuol dire saper fare il parroco. Don Francesco Cristoforo, prete di Simeri Crichi, è conosciuto in tutta Italia per le belle cose che dice e le belle che fa. Scrive libri, aggrega i giovani, promuove manifestazioni importanti, è molto attivo sui social, in radio e in Tv. Ha detto: “Ogni persona è ricchezza. Serve rispetto. Anche io ho subito forme di bullismo. Gli ostacoli non vanno però subiti, ma superati. Le parole feriscono e le parole restano, fanno male. Come sacerdote, mi piace stare in mezzo alla gente. Tante cose non vanno. Iniziamo dalle piccole cose. Ai ragazzi dico che i bulli non sono intelligenti e non sono intelligenti anche quanti vedono e non parlano. Da soli non si vale niente, solo insieme si conta qualcosa. Cambiamo stile”.
Destinatari dell’iniziativa sono stati gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Petronà e di Cerva.
Erano poco meno di cento e non si sono fatti trovare impreparati: hanno fatto ricerche, proiettato video, fatto domande.
Alla manifestazione ha preso parte anche il parroco di Petronà Don Giorgio Rigorni e anche i rappresentati di molte associazioni del paese.
Non è un’isola la scuola di Petronà e trova spesso importanti sinergie per indicare il confine tra bene e male, legalità e illegalità, involuzione e crescita: non solo didattica, ma anche regole imprescindibili del vivere e del convivere. Ce n’è bisogno in tempi di emergenza educativa.
Enzo Bubbo